POESIE
Gabbiani e pensieri – Autunno o primavera? – Ti amo – Ogni tanto – Sogno o realtà – Una fraterna carezza – Mi basta sapere che esisti – Tu sei per me – Se lo scoglio – Incipiente autunno – Mattino invernale
Antonina Ales Scurti – è nata a Trapani il 19-02-1924. Laureata in Pedagogia, ha insegnato nelle Scuole Elementari dal 1948 al 198o in Provincia di Trapani, Cosenza, Messina ed infine a Bagheria (PA). Passata come amministrativa al Provveditorato agli Studi di Palermo nel 1981, è andata in pensione nel 1985. Ha pubblicato: «Fuoco d’Amore» (Poesie, Ed. Stampa d’Oggi, Roma, 1968); «Mosaico d’Amore» (Poesie, Ed. Gabrieli, Roma, 1984); «Ritrova il suo amore fra le macerie del terremoto» (Racconto, Ed. Stampa d’Oggi, Roma, 1969); «Li Campanara di Pasqua a Trapani» sul «Torchio» dell’Accademia Culturale d’Europa, Bassano Romano (Viterbo).
«Dai Meandri del Cuore», Seledizioni, Bologna, 1989, che ha ricevuto il Primo Premio con trofeo e pergamena a Ragusa il 14/10/1990 dall’Accademia Internazionale Iblea. Scrive poesie sentimentali, sociali, ambientali, religiose, romanzi, racconti d’amore e saggi d’inchiesta.
Collabora a molte riviste ed antologie nazionali ed internazionali. Ha pubblicato nel Dicembre 1993 «La musica del cuore» e nel Giugno 1994 il diario-romanzo in versi e prosa «Fra due barriere», Ediz. Cultura Duemila, Ragusa. È stata premiata con coppe d’argento, medaglie d’oro, targhe, trofei e molti diplomi d’onore e di merito in concorsi nazionali ed internazionali.
Fa parte di prestigiose accademie ed è stata insignita di molti titoli onorifici. È Presidente Fondatrice dell’Assoc. Lett. Art. Parco Felicità (A.L.A.PA.E) di Bagheria. Si propone l’apostolato della poesia e della narrativa con opere ispirate alla Fede, alla Pace, alla Fraternità Universale. Nel 1996 ha curato e pubblicato (a Giugno) l’antologia «Attimi di sogno» per i poeti, narratori, pittori, musicisti, premiati nei due concorsi nazionali dell’A.L.A.PA.E (del ’95 e del ’96). Ad Ottobre 1996 ha pubblicato «La spigulatrici di cori» volume personale di poesie siciliane con traduzione italiana.
Il 5 Maggio 1996 ha organizzato un’estemporanea di pittura presso la Villa Comunale di S. Flavia. Per il 6 Ottobre 1996 ha programmato una estemporanea di pittura al Piano Stenditore di Porticello ed un’asta di beneficenza contro la talassemia. Il 2o Luglio 1997 altra estemporanea di pittura presso la Villa Comunale di S. Flavia, il 21 Settembre 1997 altra estemporanea di pittura a S. Elia (PA). Nell’antologia «Auspicio di pace» sono stati inseriti i poeti, i pittori, gli scultori del primo Concorso Internazionale A.L.A.PA.E, premiati 1’11 Maggio 1997 al Palazzo delle Aquile di Palermo. È fondatrice-finanziatrice di due orchestrine per i ragazzi: alla Chiesa Madre di Bagheria; alla Chiesa della Trasfigurazione.
È stato realizzato un saggio musicale c/o la Chiesa Madre il 24-6-97, seguito dal saggio musicale del 22-6-98 c/o Chiesa della Trasfigurazione e dal saggio musicale del 246-98 c/o la Chiesa Madre di Bagheria. Nell’aprile 98 è stata realizzata la 3a Antologia A.L.A.PA.E “Poeti e Pittori insieme”, alla fine di settembre 98 la 4a Antologia A.L.A.PA.E “Sublime Maternità”. Il 4 Ottobre 1998 è stata realizzata un’estemporanea di pittura a “Villa Cuffaro”, a Fondachello S. Flavia (PA).
Il 14 Febbraio 1999 è stata effettuata la premiazione dei poeti, narratori, pittori e musicisti del Quinto Concorso Internazionale A.L.A.PA.E “San Valentino” c/o l’Aula Consiliare del Municipio di Bagheria. La cerimonia è riuscita brillante, l’aula era affollatissima con più di 200 artisti premiati dalle provincie di Venezia, Milano, Varese, Genova, Roma, Lecce, Messina, Catania, Siracusa, Agrigento, Trapani, Palermo…
L’11 Aprile è stata realizzata l’estemporanea di pittura, già programmata, al Castello di San Nicola l’Arena (PA), nonostante, le intemperie, sono intervenuti 19 pittori di successo. Il 24 Giugno 1999 sono stati realizzati felicemente, due saggi musicali delle due orchestrine A.L.A.PA.F. Il 28 Novembre 1999 è stata realizzata un’estemporanea di pittura, patrocinata dalla presidenza dell’assemblea Regionale Siciliana c/o il salone parrocchiale di AspraBagheria (PA). Il 12 Dicembre 1999 è stata realizzata dall’A.L.A.PA.F. un’estemporanea di pittura a Campo Felice di Roccella (PA). Il 21 Dicembre 1999 è stato eseguito un concerto natalizio c/o la chiesa della Trasfigurazione dai ragazzi delle 2 orchestrine A.L.A.PA.F.
A giugno 2000 è stata stampata la 6a antologia A.L.A.PA.E dal titolo “Serena letizia nel 2000”. Il 28 Mggio 2000 sono stati premiati i poeti, i pittori, i narratori, i musicisti del 6° Concorso internazionale A.L.A.PA.E c/o l’Aula Consiliare del Municipio di Bagheria. Nel 2001 è stata stampata la 7a antologia dal titolo: “Gli artisti del 3° Millennio”. Seguono: LOttava Antologia “Verso la civiltà dell’amore” e la Nona Antologia “Vivere d’Arte”. Il 21-5-2006 ha ricevuto “L’Oscar del Mediterraneo” per 40 Anni di attività SocioCulturale. È stata insignita del titolo “Pioniera della Cultura Europea
.
.
.
.
.
Che mattino di sogno
mentre volavo da te!
Monti, cielo e mare,
tripudiavano al sole
.
Bianche ali di gabbiani
lambivano l’acqua
e si libravano in volo!
.
I miei pensieri
veloci come quell’ali
a te correan beati.
.
Un suono di campane,
una prece…
Salivano in cielo
come bianchi gabbiani.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Fra le foglie ingiallite
di speranze perdute,
fra la cenere calda
di sogni bruciati,
quante faville
si sprigionano ancora!
Un fremito, un anelito,
un desiderio di sole;
d’azzurro, d’amore
squarciano il grigiore autunnale.
Mi sveglio dal letargo penoso
ed esclamo stupita:
«Com’è bella e soave la vita!
Che tepore nell’aria,
che profumi, che colori!
Avevo sbagliato stagione?
È ancora Primavera?
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Ti amo nel martirio
della mia anima
che non vive senza Te.
Ti amo nell’angoscia
del mio cuore
che si rifiuta di pulsare
lontano da te.
Ti amo nella follia
del mio sangue
che brucia le mie vene
quando penso a Te.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Ogni tanto
telepaticamente
sento un’onda
soave d’amore,
che mi giunge
da lungi, sull’ali
del tuo pensiero
musica sublime.
Allor, mi libro
in sogno, ti raggiungo
estasiata e m’illudo
di starti vicina.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Piana degli Albanesi
Frastagliati monti
si prendono per mano
in un fantastico girotondo
intorno al lago incantato
che, in mirabili ghirigori
rientra e si protende
nella verde vallata.
Su vellutati tappeti
in silenzio, miti pecorelle
brucano l’erbetta,
mentre il pastorello,
paziente pesca
e non si cruccia
se sovente pesca
sol l’acqua fresca.
Sembra immobile,
pur esso nel tempo,
come gli alberi amici
che, maestosi,
si stagliano verso
il cielo trasparente.
Commossa trattengo
il respiro, mentre gli occhi
carezzano intorno
quell’oasi di bellezza silente.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Lieve
come ala di farfalla
la tua mano,
dolcemente
mi sfiorò il viso.
Nell’attimo sublime,
una musica soave
m’inebriò l’anima:
il cuore fece un balzo,
tripudiò, volò
nella tua mano…
Qual rondine
ferita da spine
curata poi
da mani pietose,
riprende il volo,
così consolata
tornai al mio nido.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Sei la rugiada benefica
che mi rinfranca nell’arsura.
Sei il mio arcobaleno,
vivifichi
di colori variopinti
le mie tenebre.
Sei la mia musica soave
che mi sveglia dal letargo.
Se tu ridi,
un concerto d’arpe divine
m’inebria il cuore.
La tua voce
pacata e armoniosa
mi fa vibrar nell’anima
sogni soavi,
mirabili emozioni…
Eppure
non chiedo nulla,
non oso sperare nulla:
mi basta sapere che esisti
e sono felice!
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Tu sei per me,
qual mirabile cavallo,
forte, intelligente, alato.
Mi segui nei miei voli
di bianca colomba
che dona e cerca pace.
In sublime anelito di bene,
ci libriamo verso il Cielo…
Quando poi, le mie ali stanche
planano in doloroso crollo
verso il suolo,
tu mi sorreggi,
provvido cavallo alato
e insieme navighiamo,
con rinnovata lena,
nell’azzurro.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Se lo scoglio
ci direbbe come soffre
quando l’onda marina
lo sfiora, lo spruzza, l’avvolge.
Il suo cuore vorrebbe sciogliersi,
tuffarsi nel mare,
fondersi con l’onda
e con essa viaggiare
verso nuovi lidi,
nuovi orizzonti…
Vorrebbe infrangere
la sua condizione di scoglio immobile,
ancorato al suo ruolo.
Sospira e confonde le sue lacrime
con gli spruzzi dell’onda fluente.
Ed il tempo
trascorre implacabile.
Così nella vita umana
c’è per ciascuno un tempo,
un ruolo, un destino per nascere,
crescere, amare,
morire nel nostro sentiero.
Quante tragedie di meno nel mondo,
se, come scogli, restassimo coerenti,
senza scavalcare i confini
tracciati per noi,
senza uscire dal seminato…
Quante prigioni vuote,
quante famiglie salve,
senza spari tra mogli e mariti.
Quanti figli troverebbero a casa,
nidi d’amore, rifugi sereni
per crescere sani e felici!
Come scogli
dobbiamo imparare a sospirare,
piangere, lottare,
per restare virtuosi, pregando…
Più fortunati
siamo noi degli scogli:
ci attende un mondo migliore
di letizia nel cielo,
nella pace beata, sempiterna.
Nella gloria con Dio!
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Agosto volge alla fine.
La focosa,
sfolgorante Estate
strappa al mondo il vestito festoso
e fugge via.
Le spiagge, pria fiorite
d’ombrelloni variopinti
e di briose bellezze
cotte al sole,
or son deserte e mute.
Triste,
il mare mugge per l’oblio.
Minacciose nubi si scornano
come tori infuriati
e piange il cielo
grosse lacrime d’addio.
Sento nell’aria
una struggente malinconia…
Come foglie,
staccate dai rami,
quanti sogni, quante illusioni
il vento spazza via!
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Che silenzio, che pace!
Che atmosfera di riposo, di sogno!
Osservo il mare quieto, disteso,
dopo il riposo notturno.
I gabbiani, con festosi voli,
gli porgono il bacio mattutino,
e gli chiedono,
come a provvido padre,
il cibo quotidiano.
Monte Pellegrino,
pigramente
indugia fra la nebbia,
come i bimbi
fra le coltri al mattino.
Par che dica Egli pure:
«Ho sonno, è presto ancora!»
Per la strada, poche auto,
qualche umile pedone,
quattro cani randagi
per chilometri e chilometri.
Dorme la gente ancora,
nel tepore delle case,
con le serrande abbassate,
mentre fuori,
il Sole, soave,
annuncia un giorno stupendo,
che sa di Primavera.
Così bello, così mite
è l’Inverno in Sicilia!
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.